A differenza di altri autori “anonimi” locali non ho la presunzione che quanto da me scritto possa avere valenza stracittadina o influire minimamente sull’esito del voto alle prossime politiche. Continuo così con la mia rubrica che, in questo numero, vuole solamente essere un indice dei “decibel” prodotti alla diffusione di notizie circa gli ultimi eventi. |
Parecchio rumore, assordante, insistentemente lungo quello sulle candidature e immancabili promesse di buon governo. La vera notizia è che tutti sono contro tutti e tutti sostengono il contrario di tutto. Schiamazzi persino, di chi sale e chi ridiscende in politica, un baccano esagerato, decibel oltre i livelli ammessi. Il Gran Favoreggiatore, Barzellettiere, Buffone di Corte Internazionale, Cavaliere con molte macchie e senza pudore, il più impresentabile degli impresentabili, promette di togliere tutte le tasse, proprio tutte a tutti, proprio tutti; per convincere gli ultimi scettici, nonostante appesantito da brillantina e cerone, imbottito di Viagra, il giorno prima del consulto, in barba a Grillo, attraverserà lo stretto di Messina camminando sulle acque. Altri candidati sono corsi in edicola ad acquistare la nuova edizione del Grande Libro del Sapere per poter così estrapolare ricette per la crescita e antidoti per la crisi, improvvisamente in grado di leggere, scrivere e far di conto dopo decenni di scuola dell’infanzia politica. Grande rumore alla notizia che il cattolicissimo Casini apre rumorosamente le porte alle coppie omosessuali; certamente su proposta di Formigoni, che dopo anni di Pirellone, ha deciso di metter su famiglia, essendosi accaparrato una cospicua dote.
Meno rumore alla notizia della rinascita dei Fratelli d’Italia. Sarà perché, in questi anni di nuova crisi, vengono in mente i tempi dell’immediato dopoguerra, segnati dall’indigenza, quando per la loro diffusione e persistenza i Fratelli erano sinonimo di pidocchi e piattole; poi silenziosamente è arrivato il Professor Moom. Pochissimo rumore alla notizia che dopo vari rinvii è stata spostata a data da destinarsi l’inaugurazione del nuovo aeroporto di Berlino. Collaudo negativo, problemi “antincendio”. Avevano fatto molto più rumore le notizie sui rinvii circa l’apertura del Teatro Dronerese per gli stessi motivi. Da tutti questi scricchiolii e rumori un insegnamento: mai inimicarsi il Dio del Fuoco. E mai fare i conti senza l’oste. Cosa che ha fatto l’amministrazione dronerese “ciccando” probabilmente i termini di disdetta del contratto d’affitto all’attuale gestore del Caffè Teatro. Qualche rumorino alla notizia che la gestione “globale” del complesso, vuoi per presunzione o incompetenza, è slittata a data da destinarsi. Un ulteriore aggravio di spese, comunque si concluda la vicenda, che andranno ad aggiungersi, sempre a carico della comunità, a quelle già esorbitanti sino ad oggi sostenute.
Una notizia col silenziatore è quella che la Soprintendenza alle Belle Arti ha dato parere favorevole. Fa riferimento alla notizia passata sotto silenzio, un religioso silenzio, apparsa sul Bollettino Parrocchiale n° 1 del marzo 2012. Recita testualmente: i progetti di ristrutturazione dell’altar maggiore e del battistero: il primo prevede la rimozione della balaustra antistante lo spazio della celebrazione … e la creazione di un ambone (lett. dal greco: prolungamento. In architettura paleocristiana: tribuna per le allocuzioni) , di una mensa e di una sede marmorei e il prolungamento del pavimento del presbiterio, la seconda l’apposizione dell’acquasantiera, posta attualmente … con la creazione di tre gradini e un modesto prolungamento all’esterno dell’altare citato.I due progetti sono stati presentati alla competente …
Non voglio commentare questa sconvolgente notizia, solamente registrare i decibel, a favore dei fedeli, che mi auguro non siano così fedelmente stolti e i molti droneresi prontissimi a scagliare la pietra per poi nascondere la mano. Non permettere questo insulto all’arte, alla storia, alla comunità intera. Un solo appunto: la Parrocchia era stata classificata dalla stessa Soprintendenza “Monumento Nazionale”; sarebbero più opportuni e logici lavori di “restauro conservativo” e non questi inutili, inutilmente dispendiosi e incoerenti prolungamenti freudiani.
Zero decibel, ovvero nessuna notizia, circa il fatto che in Piazza XX Settembre si siano già “fregati” o rilevati al costo di 1 euro, più della metà dei carrelli spesa messi a disposizione del Comune per lo shopping nell’isola pedonale. Stessa cosa vale per i 20 miliardi di euro spesi dal Governo Italiano nel 2012 per armamenti; solo qualche piccolo accenno agli F35 che di rumore ne fanno per conto loro, oltre il muro del suono.